Saint John-Perse, lunedì 17 febbraio
ultimo giorno in Guadalupa, per questa volta, stamani la sveglia è più tardi del solito, alle 8:30 visto che la giornata a Marie Galante di ieri è stata faticosissima..
Oggi ho appuntamento da Severin, distilleria che si trova a Saint Rose, vicino a Reimonenq, infatti proprio grazie a Benedicte ho la possibilità di conoscere Josè Marsolle direttore del “domaine”, ma prima di dirigermi nelle Basse Terre la mia prima meta è Le Moule a la Cabane Damoiseau dove ho promesso a “Captain Hervè” che sarei tornato a finire le foto visto la pioggia di venerdì scorso.
Appena fuori la capitale trovo un mercato del pesce, purtroppo non riesco a fermarmi per scattare qualche foto che avrebbero reso, almeno spero, l’idea della qualità e quantità chè era stata pescata ma sopratutto dei prezzi!!
Arrivato alla distilleria intorno le 9:30 mi trovo i camion in fila lungo la strada per andare alla pesa e quindi scaricare la canna tagliata questa mattina all’alba. Entro in distilleria, saluto Hervè e mi dirigo
liberamente a finire le mie foto, oggi il sole è splendente ed è già molto caldo, se continua così fino a sera in piantagione mi spiegano che il livello dei brix (quantità zucchero per valutare il punto maturazione della canna) può salire anche di due punti.
Una volta finito di acquisire il materiale che mi mancava, ricevo la telefonata di conferma da Claudine Vernant Neisson, riguardo la possibilità di visitare domani (martedì) al rientro in Martinica lo zuccherificio Le Galion e la più antica distilleria: Saint James.
Saluto gli operai che ormai divertiti si mettono in posa per le mie foto e con la mia Twingo parto in direzione Severin e puntualmente lungo la strada arriva un temporale.
Josè Marsolle, cugino di Gregory (direttore di Montebello), dirige la distilleria di famiglia da 8 anni, ed oltre a produrre circa 300mila litri di rhum l’anno produce anche pimento e confettura di frutta tropicale, che assaggio alla boutique mentre lo aspetto e neanche a dirlo è buonissima.
La sua è un’azienda indipendente produce rhum agricole da 3 generazioni, e come altri pensa non sia importante la creazione del marchio IG (indicazione geografica) ma conti solo continuare a fare rhum come da tradizione, ed è ciò che penso anch’io.
La sua famiglia è una delle più antiche dell’isola, creoli bianchi, distillatori da sempre, anche il nonno di sua moglie, Henry Watcher di origini olandesi aveva una piccola azienda nella vicina città di Lamentin.
Dal 2008 ha iniziato ad ammodernare i macchinari, sostituendo il vecchio mulino che però è sempre in funzione per il piacere dei sui occhi e di quelli dei turisti che arrivano in buon numero a visitare la location immersa in un giardino in stile coloniale come la vecchia habitation che ora stà adibendo a museo.
La parte più bella della mia visita è quella che passiamo in cantina, dove Josè con la “pipette” inizia a prelevare campioni dalle varie tipologie di botti che ha (americane, francesi, ex porto, xeres e alcune provenienti da vini rossi di Bordeaux) e con molta curiosità mi chiede cosa ne penso ed io come al solito rispondo sempre con schiettezza.
Ci troviamo d’accordo su tutto, anche quando mi permetto di dirgli che un suo “invecchiato” forse ha un problemino e lui sorridendo mi dice che ha avuto la stessa sensazione, ma gli piace sperimentare ed è giusto che sia così.
Mi porta nell’angolo più nascosto della cantina, dove tra le ragnatele mi indica 4 botti provenienti dal “Médoc” pronte ad essere imbottigliate tra pochissimo tempo, riposano da 10 anni ed ormai hanno una gradazione rimanente intorno ai 43%vol, assaggiamo insieme, qui Josè non ha sperimentato niente, questo è un grande rhum, ha ancora buon corpo alcolico, grande complessità, lunghezza e finale avvolgente, tutto ciò che serve, sorridendo gli chiedo il prezzo e se me ne lascia una bottiglia da parte per la mia prossima visita, mi stringe la mano e accetta, senza rivelarmi il prezzo perché non l’ha ancora deciso.
Anche oggi mentro torno verso il mio albergo sono sicuro di aver conosciuto un’altro uomo di rhum con tanta passione e voglia di crescere: Josè Marsolle.
Lungo la strada m fermo per mangiare qualcosa, si ferma un uomo in mortorino e estrae il machete, non vi preoccupate voleva solo una sigaretta, che appoggia sul sedile ed entra nel bar con me.
Cara isola a forma di farfalla stò per salutarti ma sarà solo un arrivederci.
Marco Graziano