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Abbasso lo scorbuto e Up Spirits! Buon Black Tot Day

Al suono della campana tutti radunati sul ponte pronti per godere della razione di rum, così per secoli fino al giorno nero di questa tradizione, il 31 luglio 1970, i marinai della Royal Navy di sua Maestà attendevano il grido Up Spirits… Nell’augurarvi un buon Black Tot Day in compagnia del vostro Navy Rum preferito non vi parlo di questa tradizione di cui ho già scritto qui, ma colgo l’occasione per ricordare James Lind un grande medico che si stima abbia salvato la vita di 2 milioni di marinai da quella malattia che mieteva più vittime delle guerre e dell’alcol; lo scorbuto.

Tutti sappiamo che intorno la metà del 1700 venne aggiunta una parte di succo di limone o arancia alla somministrazione di grog a bordo delle navi proprio per prevenire lo scorbuto, ma come si arriva a questa scoperta?, e soprattutto cos’è questo male oscuro che affliggeva gli uomini che vivevano lunghi periodi in mare?

Lo scorbuto è una patologia che si sviluppa per la prolungata carenza di vitamina C (acido ascorbico), e tra il XVI e il XVIII secolo i marinai e titti coloro che passavo lungo tempo in mare a causa di una dieta sbagliata e la mancanza di cibi freschi ne erano particolarmente colpiti. I sintomi classici sono la spossatezza, l’anemia, l’ulcerazione di alcune parti del corpo come le gengive fino ad arrivare alla perdita dei denti. Spesso poteva portare alla morte.

James Lind

Lind nasce in Scozia nel 1716 ed entra a far parte della Royal Navy a 23 anni nel 1739. Sale a bordo come medico ed in pochi anni verrà riconosciuto come il “padre dell’igiene navale”. In quell’epoca per i marinai le condizioni di vita erano ben più dure di quel che possiate immaginare, dissenteria causata dal deperimento dell’acqua dolce portata a bordo, il tifo, ma tra tutte le malattie lo scorbuto era la più temibile. A questo riguardo le supposizioni sui possibili rimedi erano già diverse e soprattutto grazie all’esperienza del capitano James Lancaster al comando dell’ammiraglia Dragon, una delle quattro navi della Nuova Compagnia delle Indie Orientali dirette verso il Capo di Buona Speranza. La truppa di Lancaster fù l’unica ad arrivare nel capo meridionale del SudAfrica senza essere falcidiata dalla scorbuto grazie al succo d’arancia di cui avevano fatto scorta, a differenza delle altre, nella sosta lungo le coste del Madagascar.

James Lancaster e la sua Dragon

Tornando a James Lind, nel maggio del 1747 durante il suo servizio a bordo della Salisbury portò a buon fine il famoso esperimento per decretare una cura efficace verso la malattia. La Salisbury era una nave di quarta classe, vale a dire armata di 50\60 cannoni, una portata di 1000\1200 tonnellate e un equipaggio da 350 persone a bordo, prestava servizio in quel periodo nel Mediterraneo e nel Canale della Manica. Come lui stesso riportò nel celebre “A Treatise of the Scurvy” e da me letto nel libro di Louis H. Roddis: James Lind, founder of nautical medicine, Lind prese il 20 maggio del 1747 dodici malati di scorbuto con i sintomi più simili possibili, quindi decise una dieta comune per tutti fatta di acqua e zucchero la mattina, brodo di montone la sera, orzo , uvetta e vino. A due pazienti fu ordinato di bere un quarto di sidro al giorno. Ad altri due vennero date venticinque gocce di elisir di vetriolo tre volte al giorno a stomaco vuoto. Ad altri due furono dati due cucchiai di aceto tre volte al giorno, sempre a stomaco vuoto. Due dei peggiori pazienti, con i tendini delle gambe piuttosto rigidi, furono messi sotto un getto di acqua di mare. Di questa essi bevvero mezza pinta ogni giorno, a volte più a volte meno, in base agli effetti che aveva. Altri due ebbero due arance e un limone ogni giorno. Essi lo mangiavano con golosità, a volte a stomaco vuoto. Ai due rimanenti pazienti venne data una grandezza di noce moscata tre volte al giorno, preparata con aglio, semi di mostarda, balsamo di rafano del Perù e gomma di mitra.

Lind durante il suo esperimento

Le conclusioni emergono limpidamente dalle sue parole:

«La conseguenza fu che i più lampanti e ben visibili effetti curativi furono ottenuti dall’uso di arance e limoni, uno dei due che li ha assunti nel giro di sei giorni è diventato un uomo pronto per il suo dovere. A quel tempo le macchie non erano effettivamente molte sul suo corpo, né lo stridio delle gengive era molto; ma senz’altra medicina che un gargarismo per la sua bocca divenne di buona salute prima che arrivassimo a Plymouth, ovvero il 16 giugno. L’altro ebbe il miglior recupero rispetto agli altri nella sua condizione; e stando già abbastanza bene, è stato nominato infermiere per il resto dei malati. Dopo le arance, osservai che il sidro otteneva i migliori effetti. In verità non è stato completamente efficace. In ogni caso, chi lo ha assunto, era in via di guarigione meglio degli altri che assumevano altri cibi entro quindici giorni, che era il tempo che durarono queste cure differenti, salvo le arance. La putrefazione delle loro gengive, ma specialmente la loro stanchezza e debolezza, erano in qualche modo diminuite, e il loro appetito aumentò.»

Quindi lime, limone o succo d’arancia, una parte abbondante di rum, possibilmente navy, poca acqua e UP Spirits!

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